segunda-feira, 21 de abril de 2014

O Sudário? Tenha certeza: é do 1º século!

24/02/2014 

«La Sindone? Sono sicuro: è del I secolo»



Il viso della Sindone
(©REPORTERS) IL VISO DELLA SINDONE

Intervista a Fanti, che pubblica i risultati di analisi dell’Università di Padova: «Data del 33 a.C. con un’incertezza di 250 anni»

DOMENICO AGASSO JRTORINO
«Grazie a un progetto di ateneo dell’Università di Padova è stato possibile sviluppare metodi alternativi di datazione della Sindone basati sull’analisi meccanica e opto-chimica, dopo ovvie tarature. I risultati di queste analisi hanno prodotto datazioni tutte tra loro compatibili fornendo una data del 33 a.C. con un’incertezza di 250 anni». Lo annuncia Giulio Fanti, professore associato di Misure meccaniche e termiche all’Università di Padova,  che pubblica gli esiti del suo lavoro nel volume “La Sindone: primo secolo dopo Cristo!”, scritto insieme a Pierandrea Malfi con approfondimento di Marco Conca (Edizioni Segno, 2014, pagg. 415, 20 euro).

Vatican Insider lo ha intervistato.

Perché nel titolo quel punto esclamativo?
«Di per sé sarebbe un controsenso, perché le mie datazioni potrebbero essere sbagliate. Ma l’ho messo in risposta a quello che è stato fatto dopo la radiodatazione del 1988, quando gli scienziati hanno dato un risultato “conclusivo”, cioè indiscutibile. Invece nulla è indiscutibile dal punto di vista scientifico. E infatti hanno sbagliato. E oltre a questo gli stessi scienziati si sono fatti fotografare alla lavagna con la data del risultato del metodo radiocarbonico col punto esclamativo. Ecco allora che in risposta a quella fotografia, ho messo anch’io il punto esclamativo: è una provocazione».

La radiodatazione del 1988 decretò la Sindone medievale, lei la definisce non corretta: però non potrebbero essere errate anche le sue nuove datazioni?
«Sappiamo che la radiodatazione del 1988 ha sbagliato: è dimostrato anche da diversi articoli pubblicati su riviste italiane ed estere: non ha considerato un effetto sistematico fondamentale, probabilmente un fenomeno ambientale come un incendio, di cui oggi non siamo a conoscenza. Dopo le analisi del 1978 e 1988 la Sindone è stata esposta al timolo, un battericida molto forte che però altera la percentuale di carbonio 14 soprattutto su tessuti antichi; quindi dal punto di vista chimico si sa che se oggi venisse radiodatata di nuovo ci sarebbe l’effetto dell’esposizione al timolo. Lo dico non per criticare quello che è stato fatto, però ciò che viene fuori è che nel giro di venti o trent’anni la Sindone può essere ringiovanita. E alla luce di quello che è successo in questi decenni, chi ci può dire che nel I millennio d.C. la Sindone non sia stata conservata con qualche conservante che ha influito notevolmente? Oggi come oggi quindi noi sappiamo che il carbonio 14 sulla Sindone ha dato grossi problemi con un effetto sistematico. Ecco perché allora abbiamo eseguito queste datazioni alternative: io le ho fatte a livello più scientifico con l’appoggio dell’Università, ma già qualche anno fa il chimico americano Ray Rogers aveva realizzato un’analisi che ha definito la Sindone come più antica del medioevo. Io presento tre metodi indipendenti che danno risultati coerenti tra di loro: tutti collocano la Sindone a molto tempo prima del medioevo, addirittura intorno al I secolo. Dunque abbiamo cinque metodi: quello del carbonio 14, i tre miei e quello di Rogers. Potremmo avere sbagliato anche noi, però con quattro metodi diversi e indipendenti che hanno gli stessi risultati, chi è che può avere ragione? Fintantoché non verrà fuori – e io sono convinto che non verrà fuori – che tutti noi abbiamo sbagliato, allora diventa più attendibile quella del I secolo, coerente con l’epoca in cui Gesù di Nazareth visse in Palestina. Adesso aspetto i commenti dei vari scienziati, che per il momento sono positivi: ho avuto solo conferme e nessuna contrarietà».

Ma chi è l’uomo della Sindone?
«Se rimaniamo nell’ambito scientifico non si può dare un nome. Però è interessante che tutti gli indizi – e sono centinaia - in riferimento a una Certa persona corrispondono. Per esempio i romani hanno crocifisso decine di migliaia di persone, e dunque potrebbe essere uno di questi l’uomo: e invece no, perché la crocifissione dell’uomo del Sacro Telo è stata molto particolare, ed è difficile che altre avessero caratteristiche di questo tipo: c’è la corona di spine; e poi in genere la crocifissione veniva data come pena a se stante, ma nel caso di Gesù era un’altra: è stato flagellato, perché Ponzio Pilato voleva dargli un castigo severo ma poi liberarlo, e invece avviene un doppio castigo, e in una situazione “normale” la flagellazione non avrebbe senso con una crocifissione successiva. E come questi ci sono tanti altri indizi: una persona per non credere deve mettere tutta la volontà».

Cosa può avere riprodotto l’immagine corporea?
«Non essendo ancora riproducibile non è possibile spiegare con chiarezza come si sia formata. Allo stato attuale delle conoscenze sembra che sia stata il risultato di una notevole esplosione di energia proveniente dall’interno del corpo avvolto. Questa energia probabilmente fu anche di tipo elettrico e sviluppò un particolare fenomeno chiamato effetto corona (una miriade di microscariche legate a emissione di elettroni ad altissimo potenziale). Se dal punto di vista scientifico ci sono notevoli difficoltà a supporre l’ambiente in cui questo fenomeno si riprodusse (fortissimi terremoti o temporali), tutto si spiega dal punto di vista della religione cattolica: la Risurrezione con conseguente fuoriuscita dalla Sindone dell’Uomo che divenne meccanicamente trasparente. E questo non è solo “fantasia” di qualche credulone fideista ma è supportato da vari indizi scientifici».

Quali sono questi indizi?
«Per esempio il sangue umano ridiscioltosi nella Sindone esposta all’ambiente umido del sepolcro per un fenomeno chiamato fibrinolisi, ha lasciato i decalchi sul tessuto di lino senza la minima traccia di sbavature che sarebbero invece evidenti se il cadavere avvolto fosse stato rimosso fisicamente. Sono evidenti due diverse configurazioni della Sindone posta attorno all’Uomo: una più avvolgente durante la trasposizione del sangue; una più appiattita dovuta all’esplosione di energia che produsse l’unica “fotografia” che Gesù ci lasciò di sé e della sua dolorosissima Passione».

Tradução Google

Entrevista com Fanti, que publica os resultados da análise da Universidade de Pádua: "Dado o BC 33 com uma incerteza de 250 anos"

DOMENICO AGASSO JR TURIM
"Com um projeto da Universidade de Universidade de Pádua foi possível desenvolver métodos alternativos de datação do Sudário com base na análise de calibração mecânica e opto-químico, óbvio depois. Os resultados destas análises foram namoro compatíveis um com o outro proporcionando uma data de 33 aC, com uma incerteza de 250 anos. " O anúncio foi feito por Giulio Fanti, professor de medições mecânicas e térmicas da Universidade de Pádua, que publica os resultados de seu trabalho no livro "O Sudário: o primeiro século depois de Cristo", co-escrito com Pierandrea Malfi, com aprofundamento da Mark Conca ( Edições assinar , 2014, 415 p., € 20).

Vaticano Insider entrevistou-o.

Por que ponto de exclamação no título?
"Por si só, seria uma contradição, porque o meu namoro pode estar errado. Mas eu colocá-lo em resposta ao que foi feito após a datação por radiocarbono de 1988, quando os cientistas deram um resultado de "conclusivo", que é indiscutível.Em vez disso, nada é indiscutível a partir do ponto de vista científico. Na verdade, eles estavam errados. E, além disso os próprios cientistas foram fotografados na placa com a data do resultado do método de radiocarbono com o ponto de exclamação. Aqui, então, em resposta a essa imagem, eu me coloco ponto de exclamação: é uma provocação ".

A datação por radiocarbono de 1988 decretou a medieval Santo Sudário, que ela chama de errado, mas eles não poderiam ser errado mesmo seu novo namoro?
"Sabemos que a datação por radiocarbono 1988 estava errado: é também demonstrada por vários artigos publicados em revistas italianas e estrangeiras: um efeito sistemático não considerados essenciais, provavelmente um fenômeno ambiental como um incêndio, que hoje não estão conscientes. Após as análises de 1978 e 1988, a saia foi exposto a timol, um agente bactericida muito forte, mas altera a proporção de carbono-14, especialmente em tecidos antigos; em seguida, a partir do ponto de vista químico, se você sabe que hoje era radiodatata novamente não seria o efeito da exposição a timol. Não digo isso para criticar o que foi feito, mas o que sai é que em vinte ou trinta anos o Sudário pode ser rejuvenescido. E, à luz do que aconteceu nas últimas décadas, aqueles que podemos dizer que no primeiro milênio dC, o Sudário não foi preservado com algum conservante que tem grandemente influenciado? Hoje em dia isso sabemos que o carbono 14 no Sudário deu grandes problemas com um efeito sistemático. É por isso que, em seguida, executar esses datações alternativas: eu tenho-os de uma forma mais científica, com o apoio da Universidade, mas há alguns anos atrás, o químico americano Ray Rogers havia realizado uma análise que definiu o Sudário como o mais antigo da Idade Média . Apresento três métodos independentes que dão resultados consistentes entre si: todo o lugar Sudário muito antes da Idade Média, até mesmo em torno do primeiro século. Portanto, temos cinco métodos: o de carbono-14, e que dos meus três Rogers. Poderíamos ter nos enganado também, mas com quatro métodos diferentes e independentes que têm os mesmos resultados, aqueles que podem ter razão? Até que eles saem - e estou convencido de que ele vai sair - todos nós errado, então torna-se mais confiável do que a do primeiro século, de acordo com o momento em que Jesus de Nazaré viveu na Palestina. Agora estou esperando comentários de vários cientistas, que por enquanto são positivas: eu só tinha confirmações e sem oposição ".

Mas quem é o homem do Sudário?
"Se permanecermos na ciência você não pode dar um nome. Mas é interessante notar que todas as pistas - e centenas - em referência a uma pessoa Certa jogo. Por exemplo, os romanos crucificaram dezenas de milhares de pessoas e, portanto, poderia ser um desses homens: mas não, porque a crucificação do Santo Pano foi muito especial, e é improvável que eles tinham outras características desse digite: há a coroa de espinhos; e, em seguida, normalmente a crucificação foi dado como uma punição em si, mas no caso de Jesus era diferente: ele foi açoitado, porque Pôncio Pilatos queria dar-lhe uma punição severa, mas, em seguida, liberá-lo, e em vez disso tem uma dupla punição, e de uma "normal" situação flagelação não faria sentido com uma crucificação subseqüente. E como estas há muitas outras pistas: a pessoa não acredita tem de colocar toda a vontade ".

O que pode ser reproduzida a imagem do corpo?
"Não sendo reprodutível mas você não pode explicar claramente como se originou. No estado actual do conhecimento parece ter sido o resultado de uma notável explosão de energia que vem do corpo envolto. Esta energia também foi, provavelmente, um elétrico e

Nenhum comentário:

Postar um comentário