segunda-feira, 3 de março de 2014

O massacre de cristãos de hoje. Amanhã tem mais.É o dialogo funcionando...

03/2014 

Nigeria, più di 70 morti in attentati nel nord-est

 
 
Disastri provocati da esplosioni in Nigeria
(©AFP) DISASTRI PROVOCATI DA ESPLOSIONI IN NIGERIA

Attacchi a Mainok e Maiduguri, nel Borno, area in cui si concentra Boko Haram. Tra le vittime anche donne e bambini

REDAZIONEROMA

Si aggrava il bilancio degli attentati nel nord-est della Nigeria, l'area del Paese in cui si concentra la presenza di Boko Haram, gruppo fondamentalista islamico che in una lingua locale significa letteralmente «l'istruzione occidentale è peccato».

Un commando armato composto da dozzine di persone, spiegano alcuni testimoni, ha attaccato sabato sera gli abitanti del villaggio di Mainok, nello stato confederale di Borno, con l'uso di kashnikov e lanciagranate.

A Maiduguri, capoluogo di Borno, sempre sabato sera due esplosioni hanno provocato la morte di altre 35 persone. In questo caso, secondo quanto riportato da testimoni, tra le vittime ci sono anche donne e bambini, e il bilancio potrebbe essere anche più grave.

L'attacco di Mainok, che si trova a una cinquantina di chilometri da Maiduguri, è stato compiuto, proseguono le testimonianze dei sopravvissuti, da uomini che indossavano uniformi dell'esercito e delle forze dell'ordine locali.

Le vittime sono state sepolte già questa mattina, come del resto prevede la religione islamica.
Non è la prima volta che Mainok si trova sotto attacco: nel luglio scorso in un altro raid morirono infatti 25 residenti.
  
Dal 2009 a oggi, ovvero da quando in Nigeria si è affermata la minaccia di Boko Haram, sono migliaia le persone rimaste uccise a causa dei loro attentati e della reazione delle forze armate nigeriane.


Nella notte di domenica altri uomini armati sospettati di appartenere al gruppo islamico Boko Haram hanno ucciso 29 persone nel corso di un attacco nella località di Mafa, nel nord est della Nigeria. Lo ha annunciato, come riferisce l'Ansa, una fonte politica
  

I soldati dislocati nella zona per proteggere la popolazione «sono fuggiti perché erano inferiori, in termini di potenza di fuoco e di effettivi, agli uomini armati» ha dichiarato Ahmed Zanna, senatore dello Stato del Borno.


Le «29 persone assassinate sono state sepolte dopo l'attacco di Boko Haram», ha aggiunto la stessa fonte.

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